Nel mondo sempre più digitale della pubblicità, la stop-motion emerge come una tecnica che cattura l’essenza dell’artigianalità e dell’immaginazione. Questo approccio, che combina modellazione, scultura e animazione, offre un’esperienza visiva davvero speciale.
Le fasi di sviluppo di una campagna pubblicitaria in stop-motion
Tutto inizia con un’idea. Il team creativo elabora il concept della campagna, cercando di tradurre il messaggio del brand in una storia visiva. Storyboard e moodboard vengono creati per delineare le sequenze chiave e il tono emotivo. Una volta definita la visione, si passa alla realizzazione dei personaggi, oggetti e scenografie. Materiali come plastilina, legno o tessuti vengono modellati da esperti modellatori, garantendo un livello di dettaglio che renda il mondo animato credibile e coinvolgente.
Ogni scena viene fotografata frame-by-frame, con piccole variazioni tra uno scatto e l’altro per creare l’illusione del movimento. La pazienza e la precisione degli animatori sono fondamentali per ottenere risultati fluidi, poi, le immagini catturate vengono montate e arricchite con effetti visivi, correzione del colore e sincronizzazione del suono. Software come Dragonframe e After Effects aiutano a perfezionare il prodotto finale, integrando elementi digitali con quelli fisici.
Una volta completato, lo spot viene distribuito attraverso i canali scelti, dal digitale alla televisione.
Due campagne pubblicitarie di successo realizzate in stop-motion
"The Bear and the Hare" di John Lewis (2013)
Questa campagna natalizia è diventata un instant-classic. Il video racconta la storia di un orso che scopre la magia del Natale grazie a un amico leprotto. Utilizzando una combinazione di stop-motion e disegni 2D, il team ha creato un’atmosfera davvero calda e nostalgica. L’uso di set reali e personaggi scolpiti a mano ha conferito un’autenticità al racconto, mentre la colonna sonora emozionale “Somewhere Only We Know” di Lily Allen ne ha amplificato l’impatto emotivo.
Questa campagna ha raggiunto milioni di visualizzazioni sui social media ed un fisiologico aumento significativo delle vendite per il brand nel periodo natalizio.
"Chipotle - Back to the Start" (2011)
Questa réclame racconta la transizione di un agricoltore da pratiche industriali a metodi sostenibili. La stop-motion è stata usata per dare vita a una fattoria in miniatura, mentre l’uso di materiali riciclati è stato utilizzato per rappresentare i princìpi del brand. La narrazione senza dialoghi, accompagnata dalla canzone “The Scientist” dei Coldplay, ha enfatizzato il messaggio, ottenendo una forte connessione emotiva con il pubblico.
La stop-motion, nonostante la sua natura laboriosa, dimostra di essere una forma d’arte capace di distinguere un brand nel panorama pubblicitario. Attraverso il connubio di artigianalità e narrazione, questa tecnica continua a ispirare e a catturare l’immaginazione del pubblico di tutto il mondo.
Perché non si smette mai di essere bambini, in fondo ❤️